Il prossimo 8 febbraio, nell’Aula Magna del Campus Cosimo Lacirignola, avrà luogo il corso Mediterraneo: generi, scienza, lavoro, organizzato dal CIHEAM Bari in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti e GiULiA - Giornaliste Unite Libere Autonome.
Il seminario, che si svolgerà dalle ore 9 alle ore 14, mira a esaminare le complesse dinamiche del Mediterraneo, concentrandosi sui temi legati alla parità di genere. Gli argomenti chiave trattati durante il corso riguarderanno l'importanza di diffondere informazioni in modo etico e in conformità ai principi deontologici, le geografie femminili nel nord Africa, il terrorismo e l'antiterrorismo, i linguaggi al femminile con un focus sul Medioriente e l'importanza della certificazione di parità di genere in ambito lavorativo.
I lavori saranno aperti alle ore 9 dal direttore del CIHEAM Bari, Maurizio Raeli e dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia, Piero Ricci.
Il seminario si articolerà in due panel. Il primo, Informazione, Linguaggi e Contesto Socioculturale, sarà introdotto e moderato da Rossella Matarrese, coordinatrice di Giulia giornaliste Puglia. Il secondo, Diplomazia Scientifica, sarà introdotto e moderato da Marisa Ingrosso de La Gazzetta del Mezzogiorno.
Tra i relatori saranno presenti l'ambasciatore Antonio Bernardini, l'inviato speciale RAI Paolo di Giannantonio, il giornalista e dirigente tecnologo Cnr Marco Ferrazzoli, oltre ai rappresentanti del CIHEAM Bari.
L'importanza della dimensione accademica nella costruzione di una società equa e inclusiva sarà evidenziata dalla presenza di Sabrina Martucci, del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Bari e di Raffaele Cattedra, del dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali dell'Università di Cagliari.
L'evento si propone di contribuire significativamente alla comprensione delle complessità del Mediterraneo e delle sue ricadute globali, testimoniando la vasta collaborazione di settori diversi nella lotta per la parità di genere e la costruzione di un futuro più giusto.
La partecipazione è consentita -fino ad esaurimento posti- previa registrazione al seguente link: https://events.iamb.it/p/event/medgsl.
Il corso Mediterraneo: generi, scienza, lavoro, eroga 7 crediti deontologici ai giornalisti che si iscrivono tramite la piattaforma https://www.formazionegiornalisti.it/, e 0,50 CFU agli studenti di Giurisprudenza UniBa.
25 gennaio, ore 15.00 Teatro Kursaal Santalucia - 26 gennaio, ore 9.30 CIHEAM Bari
Due giorni per discutere di politiche locali del cibo in Italia e transizione alimentare nel Mediterraneo: un'importante occasione di confronto tra il mondo della ricerca, delle istituzioni e del terzo settore per esplorare il tema della transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
Il VII Incontro Nazionale della Rete Politiche Locali del Cibo, co-organizzato dal CIHEAM Bari e dalla Rete PLC, si aprirà il 25 gennaio, con inizio alle ore 15.00, nella cornice del Teatro Kursal Santalucia.
L'edizione di quest'anno, oltre alle esperienze italiane, estenderà il dibattito al Mediterraneo, Regione in cui le sfide legate a vulnerabilità economica, accesso al cibo e adattamento ai cambiamenti climatici influenzano la stabilità sociale ed economica delle comunità, accentuando fenomeni migratori.
La riflessione sull'intera area del Mediterraneo mira a consolidare il ruolo della Rete come facilitatore tra i diversi livelli delle politiche del cibo, dallo scenario locale a quello internazionale. La Rete PLC è composta da oltre 600 membri tra ricercatori, rappresentanti di enti territoriali e del terzo settore che hanno contribuito, negli anni, a supportare le città italiane nello sviluppo e nell’adozione di politiche locali del cibo.
Oltre 100 partecipanti, provenienti dal mondo accademico, dalla ricerca, da amministrazioni cittadine e da enti locali, nonché attivisti dei movimenti della cittadinanza attiva e del settore no profit, si riuniranno per discutere, in modo collaborativo e multidisciplinare, delle sfide legate alla gestione del cibo nelle città. L'attenzione sarà focalizzata su disponibilità, accessibilità e consumo del cibo, esaminando come l'integrazione tra diverse politiche (infrastrutture, pianificazione del territorio, commercio, educazione, salute, patrimonio) possa favorire la promozione di produzioni e consumi sostenibili.
Apriranno i lavori Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari, Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero dell'agricoltura e, per la Regione Puglia, Gianluca Nardone, direttore regionale del dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale e Aldo Patruno, direttore del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio. Seguirà il talk Cooperare a livello locale per la transizione alimentare del Mediterraneo, al quale parteciperanno organizzazioni internazionali (FAO, CIHEAM Bari, Slow Food, Milan Urban Food Pact, World Farmers’ Markets Coalition, ESTÁ) che stimoleranno anche la discussione di alcune città italiane (tra cui i comuni di Andria, Ruvo, Melpignano, Lecce e la Città Metropolitana di Bari).
Durante i lavori sarà presentato l’Osservatorio Nazionale Politiche Locali del Cibo, promosso dalla Rete PLC e sottoscritto da oltre 30 enti, tra università e centri di ricerca pubblici e privati.
La seconda giornata, programmata per il 26 gennaio alle ore 9.30 nel Campus Cosimo Lacirignola del CIHEAM Bari, prevede una combinazione di momenti di confronto plenario e 10 panel focalizzati sui temi chiave delle politiche locali del cibo.
Negli ultimi anni, il CIHEAM Bari ha significativamente contribuito alla Rete attraverso progetti nazionali ed europei (PON AGRICOLTURA e FOODSHIFT2030), che hanno consentito l’elaborazione del Piano d'Azione della Politica del Cibo Metropolitana per la Città Metropolitana di Bari, approvato lo scorso 28 settembre, nonché di supportare le città di Taranto e Tirana.
Il CIHEAM Bari, per di più, ha pianificato il lancio di un corso di formazione per amministratori delle città italiane a partire da aprile prossimo, con l’obiettivo di costruire un percorso formativo allargato al Mediterraneo e all’Africa per facilitare lo scambio di esperienze. Questo impegno si allinea alle conclusioni del Dialogo Ministeriale Mediterraneo e conferma la determinazione a promuovere una collaborazione operativa tra città mediterranee sulle politiche locali del cibo.
The project "Frame.Org Montenegro - Harmonising the regulatory framework for the organic food production in Montenegro with the regulation (EU) 2018/848" ends on January 23rd, 2024 with an International Conference in Podgorica "International symposium on organic agriculture of Western Balkan region" organized by CIHEAM Bari in cooperation with the Ministry of Agriculture, Forestry and Water Management in Montenegro, MOAN - Mediterranean Organic Agriculture Network, and with technical support of IFOAM Organics Europe.
The final conference was attended by the Montenegrin Minister of Agriculture, S.E., Vladimir Joković, the Ambassador of Italy in Montenegro (on behalf of the donor), S.E. Andreina Marsella, the Deputy Director of CIHEAM Bari, Biagio Di Terlizzi, the Director of IFOAM Organics Europe, Eduardo Cuoco, the Director General of the Ministry of Agriculture Forestry and Water Management, Miroslav Cimbaljević, MOAN (Mediterranean Organic Agriculture Network) delegates from the Ministries of Agriculture of Albania, Croatia, Egypt, Jordan, Greece, Kosovo, Lebanon, Malta, Morocco, Montenegro, North Macedonia, Palestine, Serbia, Slovenia and Tunisia, and representatives of SWG - Regional Rural Development Standing Working Group in South-Eastern Europe.







FRAME.ORG Project, co-financed by the CEI - Central European Initiative/KEP - Know-How Exchange Programme sponsored by the CEI fund at the European Bank for Reconstruction and Development (EBRD) contributed by Italy, implemented by CIHEAM Bari, has aimed to strengthen the organic legislative framework, contributing to the EU harmonization process and, subsequently, to enhance the capacities of SMEs to position their organic products on the national and international market.
Starting from the current state-of-the-art, the draft of the new national organic farming law and future prospects of the sector in Montenegro, experts from CIHEAM Bari and Italian Ministry of Agriculture, Food Sovereignty and Forestry worked jointly with officials from the Montenegrin Ministry of Agriculture, Forestry and Water Management to finalize four rulebooks on: plant and livestock production, imports, collection, packaging, transport, and storage of organic products in line with the EU regulation 2018/848.
The initiative has represented another important step in the cooperation pathway for the development of organic agriculture in Western Balkans, a longstanding commitment of CIHEAM Bari in the area. The project outcomes and the lessons learnt have been also shared within the broader network of MOAN, active promoter of cooperation and know-how exchange on organics between countries, of which Montenegro has been member since 2006.
The good results of the project shall be a model for further cooperation activities to support the development of sustainable agriculture.
Dal 15 al 19 gennaio si è svolta al CIHEAM Bari la 17ª edizione delle Giornate della Cooperazione Internazionale. L’evento ha visto la partecipazione del direttore, Maurizio Raeli, e dei coordinatori dei 36 progetti finanziati dalla Cooperazione Italiana, realizzati in 26 Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell'Africa Sub-sahariana.
L'incontro, coordinato dal direttore aggiunto Biagio Di Terlizzi, ha rappresentato un'importante occasione di confronto e dialogo tra i coordinatori dei progetti e lo staff del CIHEAM Bari, responsabile dell'implementazione delle iniziative in corso. L'evento è stato arricchito dalla presenza del direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi, e del Segretario Generale del CIHEAM, Teodoro Miano.







Il programma delle Giornate della Cooperazione Internazionale ha compreso momenti di riflessione, testimonianze dirette dai progetti di cooperazione italiana, e orientamenti sia sull'attuale scenario internazionale, sia sulle prospettive di collaborazione tra l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e il CIHEAM Bari. Un incontro, semestrale, che rappresenta un'occasione preziosa per la condivisione di esperienze e strategie nell'ambito delle attività di cooperazione che si svolgono nei Paesi beneficiari.
Il clou delle Giornate è stato l'evento teatrale Senza confini, un'esclusiva pièce tra parole e note realizzata in collaborazione con Teatri di Bari-Kismet, liberamente ispirata alle attività ed esperienze del CIHEAM Bari, che è andata in scena il 19 gennaio, nell'Aula Magna del Campus Cosimo Lacirignola.
La rappresentazione teatrale, elaborata dal giornalista e scrittore Onofrio Pagone, attraverso l'interpretazione magistrale dell’attore Augusto Masiello e le note avvolgenti del pianista e compositore Mirko Signorile, ha offerto una prospettiva unica sulla storia del CIHEAM Bari e sulla sua missione di cooperazione internazionale, accompagnando gli spettatori attraverso oltre sessanta anni di iniziative, esplorando le radici e l'essenza dell'Organizzazione.
Il protagonista, Simeone, incarna l'essenza stessa del CIHEAM Bari: operare per la pace, cooperare contro la fame, la sete e le diseguaglianze. La sua vita, segnata da incontri, scambi e progetti internazionali, riflette la peculiarità dell'Organizzazione nel cooperare senza confini. Il mare, ascoltato abitualmente da Simeone, diventa il compagno fedele che unisce le terre invece di dividerle, insegnandogli che non ci sono confini, solo frontiere. Un viaggio unico attraverso la storia, la passione e la missione senza confini del CIHEAM Bari.
Si è svolta dal 7 al 12 gennaio 2024 una visita di studio che ha coinvolto una delegazione tunisina composta da 28 partecipanti e guidata dalla Dr.ssa Samia Maamer, direttrice generale dell’agricoltura biologica presso il Ministero dell’Agricoltura delle Risorse Idriche e della Pesca tunisino.
La delegazione tunisina era composta da funzionari afferenti alle istituzioni centrali e locali, nonché da esperti di sviluppo e da esponenti delle realtà produttive di 5 bio distretti pilota situati in 5 diverse regioni pedoclimatiche dello stato nordafricano (Sejnene, Haouaria, Kesra, Majel Bel Abbes e Hazoua).
La visita di studio è stata organizzata dal CIHEAM Bari, quale ente esecutore dell’iniziativa “Azioni preliminari per la costituzione dei Bio Territori tunisini”. Il programma è finanziato dal Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale / Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Le visite si sono svolte presso 3 bio distretti italiani: il bio distretto Via Amerina e Forre (Lazio), il bio distretto Cilento (Campania) e il bio distretto delle Lame (Puglia). In tale occasione la delegazione ha avuto modo di entrare in contatto con alcune realtà (istituzionali, culturali e produttive) dei bio distretti italiani oggetto della visita, potendo meglio comprenderne la composizione, le modalità gestionali, promozionali e le strategie attuate da realtà che rappresentano una piccola parte della significativa diversità che il territorio italiano esprime.







Lo stage si è concluso presso la sede del CIHEAM Bari con un intervento formativo tenuto dal rappresentante del bio distretto Val di Vara (Liguria), fornendo in tal modo l’occasione di approfondire ulteriormente alcuni aspetti caratterizzanti il succitato bio distretto e in particolare quelli relativi alla ricerca e alle modalità di promozione di questa realtà.
Il programma è stato denso di visite e di incontri e ha offerto la possibilità ai partecipanti di poter cogliere diverse ispirazioni e nozioni che saranno funzionali al prosieguo dell’iniziativa. La fase successiva alla visita di studio consisterà nella composizione dei gruppi promotori, che a livello locale avvieranno il processo partecipato di costituzione dei bio territori tunisini, per i quali lo stage ha anche aperto la via a possibili futuri gemellaggi con i bio distretti italiani.
L’iniziativa, che ad oggi conta un anno di vita, terminerà a maggio prossimo e ha l’obiettivo di costituire i primi bio territori del continente africano, a partire dalleesperienze e dalle lezioni apprese dagli omologhi italiani.
Si è trattato di un’altra tappa importante per il settore biologico tunisino, diventato, in venticinque anni di vita, un modello per altri Paesi del continente africano e del Mediterraneo del Sud. Con un peso pari al 18% sul totale dell’export agroalimentare del Paese (dati 2021), il biologico tunisino, infatti, entra in una fase di evoluzione matura che, nella logica del modello bio distrettuale, punta a coniugare lo sviluppo di specifiche filiere con la crescita sostenibile dei territori ed il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità, ispirandosi a principi e pratiche dell’agricoltura biologica.
Avviato questa mattina nella sede di Tricase del CIHEAM Bari il programma formativo "Capacity building to develop Farmers Markets" organizzato nell'ambito del progetto MAMi – Farmers Markets - Building capacity for resilient African and Mediterranean Farmers Markets systems.
Il corso ambisce a procedere in maniera concreta sul consolidamento della posizione dei mercati contadini come reali alternative a quelli tradizionali e si focalizza su temi cruciali quali, tra gli altri, la gestione della catena di approvvigionamento alimentare e l'analisi approfondita dei mercati contadini.
La formazione prevede, infatti, lo sviluppo di competenze per la creazione e gestione di Farmers Markets e si completerà con esercitazioni pratiche sulla creazione e la pianificazione di roadmap per attivare nuovi mercati, sviluppare reti resilienti e rafforzare mercati contadini già operativi.
Il progetto MAMi – Farmers Markets, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato dal CIHEAM Bari in collaborazione con World Farmers Market Coalition e promosso da COLDIRETTI attraverso la Fondazione Campagna Amica, si propone di offrire supporto tecnico per lo sviluppo di nuovi mercati contadini quali leve efficaci per rivitalizzare le comunità rurali, migliorare i mezzi di sussistenza per l'agricoltura familiare e valorizzare il ruolo dell'agricoltura multifunzionale per generare benefici economici, sociali ed ecologici.
Il progetto, nello specifico, si impegna a favorire la prosperità delle comunità e a far crescere le economie nelle regioni del Mediterraneo e dell'Africa, come Albania, Egitto, Libano, Kenya e Tunisia. L'obiettivo principale è promuovere un sistema alimentare sostenibile, supportando i mercati contadini e facendoli gestire con competenza. Questo contribuisce non solo all'economia locale, ma anche al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per alcuni dei suoi punti fondamentali quali la riduzione della povertà e fame zero, favorendo la creazione di comunità resilienti e promuovendo pratiche alimentari rispettose dell'ambiente e delle persone che lavorano nell’ambito delle catene alimentari sostenibili.
English version (via World Farmers Market Coalition website)




The training course 'Water, Soil, and Crop Management in a Climate-Smart Agriculture' started on 11th December at CIHEAM Bari and is addressed to 15 representatives of universities and local authorities from Kenya, Ethiopia and Egypt, along with five other participants from Sudan who were selected by the partners of the WATDEV Project - Climate Smart Water Management and Sustainable Development for Food and Agriculture in East Africa -, funded by the European Union's DeSIRA initiative.
The objective of this project is to enhance the resilience of populations to climate change by developing a comprehensive understanding of water and agricultural resource dynamics and management at both small and large scales. This will be achieved through innovative research, modelling, and capacity building approaches. For more information, please visit www.watdev.eu.
The first module of the course will focus on Best Management Practice principles and innovations and is scheduled to take place from 11 to 16 December 2023. The main aim of this training and capacity-building initiative is to enable local actors to implement agricultural practices selected as best management practices (BPMs) and innovations effectively in their territories and communities.
The twenty beneficiaries from the study areas will be able to transfer their newly acquired knowledge and techniques to the farming community, local authorities and other relevant actors. The participants of the event includes young researchers, civil servants, and young innovators who are involved in BMP implementation and innovation projects in the study areas. Additionally, the event is attended by other professionals, such as soil scientists, geneticists, agronomists, engineers, and officials.









L’impegno del CIHEAM Bari sui temi di Parità di genere è stato riconosciuto e certificato da CSQA, l’Organismo di certificazione a controllo pubblico, che ha conferito la certificazione di conformità all’UNI/PdR 125:2022, alla sede italiana dell’Organizzazione internazionale.
È questo, per il CIHEAM Bari, un contributo significativo verso il raggiungimento dell’equità di genere anche in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDG) e, in particolare, sull’Uguaglianza di Genere (SDG 5) e sulla Riduzione delle disuguaglianze (SDG 10).
«Questo riconoscimento premia il percorso che da tempo abbiamo intrapreso per realizzare e promuovere un ambiente sempre più inclusivo, diversificato ed equo» – sottolinea Maurizio Raeli, direttore della sede italiana del CIHEAM-. «Lavorare per raggiungere un miglior equilibrio di genere contribuisce a rendere l’organizzazione non solo più equa ma anche più inclusiva, perché in grado di fare leva su capacità e professionalità diverse che si confrontano e si integrano nella realizzazione degli stessi obiettivi».
La certificazione, consegnata ufficialmente da Michele Zema, Responsabile Commerciale CSQA è stata rilasciata sulla base della valutazione di sei aree di indicatori: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
La certificazione ha riconosciuto le misure concrete adottate e finalizzate a promuovere una cultura dell’Organizzazione e un ambiente di lavoro inclusivi e rispettosi delle pari opportunità, tra cui lo sviluppo delle capacità di leadership femminile, la crescita professionale e l’equilibrio di genere nelle promozioni ai ruoli manageriali e dirigenziali.




Per l’attuazione del sistema di gestione per la parità di genere, il CIHEAM Bari si è dotato di un Comitato Guida per la Parità di Genere con funzioni di consulenza e monitoraggio.
Inoltre, il CIHEAM Bari promuove ormai da tempo le tematiche di genere, partecipando a numerosi progetti di cooperazione internazionale nel campo dell'empowerment femminile.
La certificazione conseguita permetterà, quindi, di rafforzare, anche a favore dei suoi numerosi stakeholders, l’impegno al superamento del gender gap attraverso la promozione di iniziative e attività quali la diffusione di una cultura di genere -sensibilizzando all’uso di un linguaggio inclusivo-, la tolleranza zero nei confronti di ogni forma di molestia di genere, il supporto dei talenti nelle discipline STEM nel mondo del lavoro, la valorizzazione delle competenze digitali nel settore agro-food.
