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CIHEAM Bari is proud to announce the 2024-2025 application campaign for the First Edition of the Second-Level University Master in 'Sustainable Water & Land Managament in Agricultural Ecosystems',  jointly organized with the Polytechnic University of Bari.

The Master’s programme aims at preparing the new generation towards professional and academic careers and enabling their effective contribution to the sustainable management of water and land resources and to the socio-economic development thereof, in view of important challenges that include water scarcity, land degradation, demographic pressures and climate change.

Apply now to join the CIHEAM Bari community and build a successful professional and life experience on our Campus!

Deadline for application: 31 May 2024

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi e il CIHEAM Bari (www.iamb.it), in partenariato con l’Osservatorio Dieta Mediterranea (https://www.osservatoriodietamediterranea.com/) e l’Osservatorio Banche Imprese (https://www.bancheimprese.it/), organizzano la seconda edizione del master di I livello in “Sostenibilità dei sistemi alimentari e della Dieta mediterranea”.

Il pacchetto formativo fornirà competenze teoriche e operative necessarie per comprendere la produzione agricola biologica alla luce dei sistemi innovativi di produzione, delle tecniche agricole biologiche, dei disciplinari della produzione biologica, della sostenibilità ambientale, sociale e produttiva delle coltivazioni biologiche. Inoltre, saranno trattati i temi dell’economica circolare applicati alla produzione agricola sostenibile.

Il master si svolgerà in modalità telematica asincrona. L’inizio è previsto dal prossimo 30 marzo, il termine il 20 luglio 2024. Direttore scientifico è stato designato il prof. Stefano Dumontet e direttore didattico il prof. Vincenzo Pasquale (Università Parthenope).

Per ogni altra informazione, consulta il sito FNOB - Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi 

FEED - The Knowledge Community launches a new call: ‘Tell us about legumes’. The call collects practices demonstrating how at least one step of the supply chain (cultivation, processing, cooking, storage) preserves or improves the nutritional value of legumes and makes them more palatable, how it has contributed to maintaining or improving soil productivity and quality, as well as biodiversity, implementing innovations that make the process more sustainable and promoting a change in consumers' diets and in the lives of local communities.

The call is open to Operators, whether they are natural persons or legal representatives of legal entities, or wish to discuss good practice, such as farmers, agricultural cooperatives, researchers, professionals, non-profit organisations.

The successful candidate will receive an invitation to an upcoming international event where he or she will have the opportunity to present on stage the results of his/her work and discuss prospects and needs before an audience of international importance.

To apply for the call, simply log in and register on www.feedcommunity.net from
8 March 2024 until 30 May 2024

Legumes are a fundamental component of the Mediterranean Diet and regional agro-ecological systems. They have high nutritional, nutraceutical properties and a sustainable environmental impact, as demonstrated by activities realized by MEDIET project an initiative funded by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, involving 17 countries from the three main Mediterranean regions, Maghreb, Mashreq and the Balkans.

For further information and for all details to apply, click on the following links.

CIHEAM Bari, 8 marzo, dalle ore 9.00 alle 20.00

I legumi, componente fondamentale della Dieta Mediterranea e dei sistemi agro-ecologici regionali, stanno guadagnando sempre più rilevanza nell'ambito della sostenibilità alimentare e ambientale. La loro reintroduzione nei sistemi agricoli mediterranei non solo migliora la sostenibilità, ma può offrire un contributo significativo alla mitigazione delle attuali crisi globali legate alla salute e all'ambiente.

Proprietà nutrizionali e impatto ambientale dei legumi nei Paesi del Mediterraneo saranno i temi al centro del seminario internazionale, che si terrà il prossimo 8 marzo al CIHEAM Bari

Con l’obiettivo di promuovere raccomandazioni ed evidenze per la sicurezza alimentare e la transizione verso un sistema alimentare sostenibile, il CIHEAM Bari ha avviato MEDIET, iniziativa finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha coinvolto 17 Paesi delle tre principali regioni mediterranee, Maghreb, Mashrek e Balcani. Il progetto MEDIET si concentra su 145 campioni di legumi e sui dati correlati raccolti in 15 Paesi del Mediterraneo, esaminando la fattibilità dei legumi nella loro triplice dimensione complementare: nutrizionale, ecologica e agronomica.

Il seminario del prossimo 8 marzo, organizzato dal CIHEAM Bari in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la FAO, riunirà i principali partner di MEDIET, insieme a rappresentanti di organizzazioni regionali e internazionali che operano nel settore dei “legumi”. Durante l'evento, saranno condivisi i risultati del progetto con la comunità scientifica, approfondendo le conoscenze sui benefici nutrizionali dei legumi e confrontando i valori nutrizionali delle varietà prese in esame.

Il programma prevede sessioni dedicate alla valutazione dell'impatto ambientale delle pratiche agricole, all'analisi delle proprietà nutrizionali, nonché discussioni sulla promozione di ricerca e innovazione e valorizzazione delle catene del valore dei legumi nella Regione mediterranea.

Il seminario si concluderà con una sessione dedicata alla piattaforma FEED, nel corso della quale saranno presentate le esperienze del progetto MEDIET e sarà lanciato un nuovo bando sulle buone pratiche nei legumi.

I lavori saranno aperti da Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, Marco Giungi, capo unità per le strategie e i processi globali multilaterali della cooperazione italiana allo sviluppo (MAECI), Teodoro Miano, segretario generale del CIHEAM, Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione PRIMA. Le sessioni vedranno la partecipazione di rappresentanti di FAO, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale /DGCS, ICARDA, Alliance of Bioversity International-CIAT, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – CNR, International Legume Society, Università Aldo Moro di Bari, Università Americana di Beirut, Union for the Mediterranean, Slow Food, Higher School of Food Industries di Tunisi, Ministero dell’Agricoltura albanese, CIHEAM Bari, Campagna Amica di COLDIRETTI, consorzio per la tutela e la valorizzazione della lenticchia di Altamura IGP, Andriani SPA.

The application campaign for CIHEAM Bari Master’s Programmes AY 2024-2025 is open for the following:

Full and partial scholarships will be granted.

Conditions for admission and info about programmes in the Education Section.

Lo scorso 13 febbraio, nella Conference Room dell'Innovation Hub del CIHEAM Bari, ha avuto inizio la fase di co-progettazione di "Rigenerazione sostenibile dell'agricoltura nei territori affetti da Xylella fastidiosa", il programma che ha l’ambizione di riprogettare i sistemi produttivi agricoli del territorio jonico-salentino per inserirli in una visione complessiva di sostegno, durevole e compatibile, alle comunità rurali più vulnerabili afflitte dalla crisi fitosanitaria.

All’evento hanno preso parte, oltre ai rappresentanti del CIHEAM Bari e dell’incubatore dell’Università di Bologna Almacube, anche le 5 imprese pugliesi aderenti al programma (Agromed Srl, Consorzio Global Fresh Fruit, Soc. Agr. Taurino Donato & Taurino Rosaria, Cantine San Marzano, Le Ferre Srl) e le 5 startup di livello nazionale e internazionale scelte dalle medesime imprese.

I candidati selezionati (Innovation Partner) hanno avuto l'opportunità di rispondere alle Innovation Challenge proposte dalle aziende appartenenti alla Open innovation community di Rigenerazione Salento, contribuendo a risolvere problemi critici e promuovendo, allo stesso tempo, la sostenibilità nel settore agricolo.

L’evento si è incentrato su un modello sperimentale di collaborazione tra Innovation Partner (Startup. Spin-off, centri di ricerca) e aziende: il Venture Clienting. Sostituendo il tradizionale Venture Capital, questa modalità offre un'opportunità unica di acquisire innovazione in modo rapido ed economico, riducendo al contempo i rischi: l'azienda diventa cliente della startup, sperimentando e validando sul campo la soluzione proposta.

I cinque innovation partner più promettenti avranno ora la possibilità di realizzare una Proof Of Concept con le aziende selezionate e, successivamente, di stabilire un contratto di collaborazione per l’implementazione delle proprie soluzioni innovative.

Per maggiori informazioni, visita il sito del progetto.

Il 12 febbraio 2024 alle ore 15:00 si terrà on-line l’incontro di presentazione del Progetto STARTUP10.

Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e implementato dal CIHEAM Bari – in linea con le prospettive governative del "Piano Mattei" –, il progetto prevede un piano di rafforzamento di 21 incubatori di imprese in 10 Paesi del Mediterraneo e dell’Africa: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Etiopia, Giordania, Kenya, Libano, Tunisia e Uganda. 

Tramite questi incubatori saranno selezionate 140 startup, che presenteranno progetti nell’ambito della green e della blue economy, con un focus sulla digitalizzazione.

Attraverso una attività di scouting a livello nazionale, saranno coinvolte diverse imprese che potranno aderire alla community e, successivamente, manifestare il proprio interesse a partecipare alle attività di Progetto, segnalando i propri interessi relativi ai Paesi coinvolti e ai principali elementi d’innovazione.

Questo passaggio sarà fondamentale per realizzare al meglio l’individuazione e selezione delle startup e la successiva fase di matching tra queste ultime e le imprese. Difatti, le 140 startup saranno accompagnate in una fase di coaching al termine della quale 21 di esse saranno selezionate per partecipare ad un percorso di Open Innovation insieme alle imprese italiane per ricercare e studiare possibili collaborazioni.

Consapevoli dell’impatto ambientale che l’alimentazione ha sul pianeta e sulla salute, quest’anno il CIHEAM Bari aderisce alla Green Food Week organizzata da Foodinsider dal 5 al 9 febbraio, per incoraggiare le mense italiane a offrire un cibo amico del pianeta con menù più sostenibili.

Anche il CIHEAM Bari ha deciso di aderire alla Green Food per sedersi, idealmente, a questa grande tavolata dove i commensali di mense scolastiche, universitarie, istituti di ricerca, ospedaliere e aziendali, associazioni e medici pediatri, si uniscono per fare qualcosa per proteggere l’ambiente. Una scelta che vuole contribuire significativamente a ridurre l’impatto dell’alimentazione sul clima perché, come tutti gli studi scientifici confermano, il sistema alimentare genera più di un quarto di tutte le emissioni di gas serra del pianeta.  La Green Food Week è l’occasione per ritornare alla Dieta Mediterranea dove i legumi sono i protagonisti del pasto, il cibo è stagionale e locale, prodotto con tecniche che preservano la fertilità del suolo (biologico), tutte condizioni che garantiscono una migliore qualità del cibo, evitando sprechi alimentari. L’iniziativa, promossa da Foodinsider, si lega a M’illumino di meno del programma Caterpillar di Rai Radio2 e coinvolge tantissime mense dal nord al sud Italia.

Nei menù proposti nella settimana green viene privilegiato il consumo di prodotti locali, biologici e alimenti a basso impatto ambientale con piatti a base di legumi e miglio a cui le Nazioni Unite ha dedicato l’anno 2023.

L’ampia adesione alla Green Food Week con più di 200 Comuni e 60 università dimostra come stia aumentando la sensibilità verso un’alimentazione a basso impatto ambientale, da parte di tutti, grandi e piccoli. La nostra realtà vuole contribuire attivamente nel promuovere i valori di sostenibilità e lo fa anche attraverso la ristorazione universitaria.

A supporto delle mense universitarie sono stati utilizzati materiali e documenti che aiutano a dare il giusto nome al piatto, trovare la ricetta che inquina di meno e che piaccia a tutti, a comunicare l’iniziativa con un linguaggio adeguato ai consumatori.

Scegliere cosa mangiare può ridurre l'impronta ambientale personale, ma farlo insieme a tante persone che mangiano in mensa ha un impatto significativo sul clima, perché può stimolare la condivisione di un’etica con un profondo valore conviviale. Ecco perché per la nostra realtà la Green Food Week è un’occasione importante per esserci e contribuire a prendere coscienza del fatto che il clima siamo noi.

La Green Food Week sarà tracciata sui social con #greenfoodweek24.

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