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Un laboratorio di idee, contaminazioni e co-creazione, dove startup, imprese, istituzioni e giovani innovatori dal Mediterraneo e dall’Africa si incontrano per trasformare visioni in opportunità concrete. La Mediterranean Innovation Agrifood Week, organizzata dal CIHEAM Bari dal 25 al 28 novembre, offre uno spazio unico per collaborare, condividere conoscenze e costruire reti strategiche nei settori agroalimentare, green e digitale. In questa quinta edizione, il motto MEET–SHARE–EMPOWER riassume l’essenza dell’evento: incontrarsi, scambiare esperienze e rafforzare competenze per generare nuove opportunità.

Le giornate si articolano come sessioni aperte dell’ecosistema dell’innovazione, dove si intrecciano esperienze, know-how, idee e soluzioni concrete. MEET significa scoprire startup e progetti che stanno ridisegnando il futuro dell’agroalimentare, SHARE indica la condivisione di modelli, pratiche e strumenti, EMPOWER rappresenta l’impegno a sostenere giovani imprenditori nel loro percorso di crescita.

Il tema trasversale della settimana è il ruolo dei sistemi locali dell’innovazione come leve decisive per il cambiamento nei Paesi mediterranei e africani: ecosistemi capaci di trasformare il mindset, favorire la resilienza climatica, stimolare l’imprenditorialità giovanile e femminile e generare imprese solide, preparate alle sfide della transizione verde e digitale. Con la partecipazione di oltre 12 Paesi, 60 startup, 25 incubatori e innovation hub, 14 organizzazioni internazionali e più di 50 esperti, la MIA Week si conferma un punto di riferimento internazionale nel panorama dell’innovazione agrifood.

L’apertura ufficiale del 25 novembre è dedicata al tema delle partnership internazionali e della connessione tra ecosistemi. Intervengono rappresentanti istituzionali e leader della cooperazione e dell’innovazione, tra cui Biagio Di Terlizzi, direttore del CIHEAM Bari, Teodoro Miano, segretario generale del CIHEAM, Damiano Petruzzella, Innovation Hub Manager del CIHEAM Bari , Carlo Batori, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Ahmad Mukhtar, Regional Programme Leader e Head of Strategy and Policy di FAO–RNE, Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Nienke Buisman, Head of Unit per la Cooperazione Internazionale della Commissione Europea – DG Research & Innovation, H.E. Rezq Salimia, ministro dell’Agricoltura della Palestina.

Il confronto mette al centro il ruolo della cooperazione internazionale nel rafforzare gli ecosistemi locali e nel valorizzare i giovani come protagonisti del cambiamento. L’innovazione, infatti, non si costruisce in solitudine: prende forma quando pubblico, privato, ricerca, comunità e imprese collaborano per immaginare e sviluppare nuove opportunità.

La giornata del 26 novembre si concentra sulle opportunità offerte dal Sistema Italia, con particolare attenzione agli strumenti finanziari a supporto delle imprese coinvolte nella cooperazione internazionale, soprattutto nei rapporti con Africa e Medio Oriente. Moderata da Massimo Zaurrini, direttore di Internationalia, la sessione –organizzata nell’ambito del progetto Startup10– approfondisce il ruolo delle istituzioni italiane nel sostenere l’internazionalizzazione, la partecipazione a programmi di sviluppo e la costruzione di partnership strategiche. Intervengono Grazia Sgarra (AICS), Vincenzo Lorusso (DG Research & Innovation – Commissione Europea), Martina Madeo (CDP International Cooperation), Simona Vultaggio (SACE, TBC), Marco Comella (SIMEST), Alessandro Cugno (ICE) e Giuseppina Zarra (MAECI – DGSP). Il panel analizza strumenti finanziari, opportunità di investimento, mitigazione dei rischi, percorsi di capacity building e modalità di coinvolgimento delle imprese italiane nei progetti di sviluppo globale, evidenziando come alcune risorse possano risultare utili anche per aziende internazionali.

A seguire la seconda sessione, che dà voce alle esperienze dirette delle aziende italiane impegnate nella cooperazione e nella costruzione di partnership globali. Intervengono Daniele Carone (Andriani SpA), Antonio De Girolamo (BTINKENG), Guido Calliano (Betacom), Filippo Prosperi (De Lorenzo e Confindustria Assafrica & Mediterraneo), Vincenzo Barbieri (Planetek Italia, TBC) ed Enzo Faloci (Faloci & Partners). Le testimonianze mettono in luce strategie innovative, criticità operative e risultati ottenuti nel trasferimento tecnologico, nella formazione, nella produzione sostenibile e nei progetti di sviluppo locale. La sessione analizza inoltre gli strumenti finanziari esistenti, offrendo suggerimenti concreti su come ottimizzarli per aumentare l’impatto delle iniziative imprenditoriali nel Mediterraneo e in Africa.

La giornata è arricchita da ulteriori attività: un workshop riservato al progetto D4D – Digital for Development, dedicato allo scambio interregionale su policy, regolamentazione e innovazione e una performance artistica e musicale. Si prosegue con un momento di networking e con i 3-minute showcases delle startup mediterranee e africane: un format rapido e dinamico che consente ai giovani innovatori di presentare prodotti, soluzioni e modelli di business a investitori, imprese e istituzioni. Il dibattito affronta politiche di investimento, mitigazione dei rischi, accesso ai fondi e forme di partenariato capaci di sostenere la presenza italiana nei mercati internazionali, con spunti utili anche per imprese di altri Paesi. La formazione continua con una masterclass su come pianificare le vendite future organizzata nell’ambito del progetto SANET.

Workshop, pitch, masterclass e altri momenti di networking accompagnano l’intera settimana, sostenendo la crescita professionale e imprenditoriale dei partecipanti. Tra le iniziative più rilevanti rientrano i workshop della rete FAO-RNE sulla sicurezza alimentare e il confronto tra Italia e Med-Africa sui modelli di supporto alle startup (27 novembre), seguiti dal focus dedicato all’ecosistema pugliese dell’innovazione previsto per il 28 novembre.

Accanto agli spazi di lavoro, la MIA Week diventa anche un luogo di espressione culturale: musica, installazioni artistiche e performance arricchiscono una settimana dedicata alla creatività, alle connessioni e alla visione di un Mediterraneo inteso come spazio di opportunità condivise.

La MIA WEEK 2025 è organizzata con il patrocinio di RAI Puglia e la media partnership di RAI, La Gazzetta del Mezzogiorno, ANSA, Internationalia (casa editrice di Africa e Affari, Africa e Infomundi).

Per partecipare alla V edizione della Mediterranean Innovation Agrifood Week  REGISTRATI QUI

locandina MIAW

The PROTECHMED Call for Best Practices is now officially open. The initiative aims to collect and enhance the most innovative and successful experiences in sustainable protected horticulture throughout the Mediterranean region.

Co-funded by the Interreg NEXT MED Programme, PROTECHMED seeks to drive advancements in greenhouse agriculture by promoting more efficient, digital, and resource-conscious solutions. The goal is to create a Mediterranean Catalogue of Best Practices, a shared tool designed for farmers, companies, and research bodies operating in the sector.

Who Can Participate

The call is open to:

The project is looking for concrete practices delivering measurable results in areas such as:

Why Participate

Participants will benefit from:

How to Apply

Submitting your Best Practice is simple: just fill out the dedicated online form available here:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfjnRMkErDnQu_376sJZxrKbkIlHXrgbDbpIwt_Riki2QGHFA/viewform


With this call, PROTECHMED invites the Mediterranean agricultural community to contribute to a more sustainable, efficient, and innovation-driven future for protected horticulture.

Aquaculture and climate change: Introducing ActFast and OCCAM Projects

"European aquaculture is on the front line of the climate crisis: rising water temperatures, changes in salinity, emerging diseases and extreme weather events are putting pressure on productivity, fish health and the economic sustainability of farms.

To address these challenges, CIHEAM – through its Zaragoza and Bari Institutes – is organising the webinar “Aquaculture and climate change: Introducing ActFast and OCCAM projects”, to be held online on 25 November 2025, from 10:00 to 11:30 CET. The event will present two new Horizon Europe Innovation Actions, ActFast and OCCAM, which are developing concrete adaptation and mitigation solutions for different European aquaculture systems.

The programme includes presentations on climate modelling applied to aquaculture, key challenges and policy directions at European level, as well as case studies of innovative technologies and practices to increase the resilience of marine and freshwater farms. In particular, early warning systems, functional feeds and genetic approaches for key species such as seabass, seabream, salmon, mussels and carp will be showcased.

ActFast, coordinated by the University of Bologna, brings together 28 partners from 10 EU countries, plus Norway, Tunisia and Egypt, with the aim of validating climate-smart solutions in four pilot regions, from the Mediterranean to Northern Europe. OCCAM, led by Nofima in Norway, involves 22 partners and will develop 12 adaptation solutions in nine European regions, with a specific focus on advanced monitoring systems and strategies to reduce the impacts of algal blooms and parasites.

The webinar will offer researchers, policy-makers and industry stakeholders an opportunity to exchange on the opportunities opened up by these two projects in strengthening the competitiveness and sustainability of European aquaculture.

Participation is free of charge upon online registration.
For further information: https://www.iamz.ciheam.org/agendas/aquaculture-and-climate-change-introducing-actfast-and-occam-projects/.

Mercati dei crediti di carbonio e nuova legislazione europea: l’agricoltura italiana guarda al futuro verde. Giovedì 20 novembre, alle 17.00, l’Aula Magna del CIHEAM Bari ospiterà l’incontro Nuove opportunità per aziende agricole e imprese dai mercati volontari dei crediti di carbonio in agricoltura: il progetto GECO 2.2 e la nuova legislazione europea, un appuntamento che promette di trasformare le sfide ambientali in opportunità concrete per le imprese agricole.

L’iniziativa è promossa dal CIHEAM Bari, partner del progetto GECO 2.2 – Green Economy and CO2, finanziato dal programma Interreg Italy–Croatia, in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia e con il patrocinio dell’ODAF Bari.

«GECO 2.2 rappresenta un’opportunità per valorizzare le pratiche agricole sostenibili e generare nuove fonti di reddito grazie ai crediti di carbonio, -spiega il direttore del CIHEAM Bari, Biagio Di Terlizzi-. L’obiettivo è accompagnare le imprese italiane in questo percorso, fornendo strumenti concreti e aggiornamenti sulla normativa europea, per rendere l’agricoltura più competitiva e sostenibile».

Durante l’incontro si susseguiranno interventi di esperti e operatori del settore, Antonio Cinti (Legacoop Emilia-Romagna) parlerà del progetto transfrontaliero GECO 2.2, Vincenzo Verrastro (CIHEAM Bari) illustrerà il sistema di calcolo dei crediti di carbonio, Ruggiero Sardaro (Università di Foggia) approfondirà il Regolamento UE 3012/2024, Pier Paolo Pallara (CREA PB Roma) presenterà l’applicazione della normativa in Italia, Roberta Callieris (CIHEAM Bari) spiegherà il funzionamento dei mercati volontari, Gianluca Nardone (Regione Puglia) parlerà del ruolo della Regione Puglia nel progetto.

Il dibattito sarà moderato da Luigi Trotta della Regione Puglia e sarà seguito da alcune testimonianze di imprese locali.

La partecipazione all’evento consente il riconoscimento dei Crediti Formativi Professionali (CFP) per Dottori Agronomi, Forestali e Periti Agrari.

Per maggiori informazioni sul progetto GECO 2.2: www.italy-croatia.eu/geco22

Il Progetto GECO 2.2, acronimo di Green Economy and CO2.2, finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia, mira a creare un mercato volontario di crediti di carbonio nel settore agricolo. L’obiettivo principale è promuovere pratiche agricole sostenibili che aumentino l’assorbimento di carbonio nel suolo e nella biomassa, migliorando la resilienza delle aziende agricole agli eventi climatici estremi e creando un mercato dove le aziende agricole possano compensare le proprie emissioni tramite crediti di carbonio regionali.

Il CIHEAM Bari, Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei, nell’ambito delle proprie iniziative di cooperazione internazionale e sviluppo rurale sostenibile riconducibili al programma “AREA Africa”, intende promuovere la partecipazione delle Organizzazioni della Società Civile (OSC) attive nei tre Paesi di competenza  - Ghana, Repubblica del Congo e Senegal - alla realizzazione di programmi di sviluppo agricolo e rurale orientati alla sicurezza alimentare, all’inclusione socioeconomica e alla sostenibilità ambientale.

In vista della pubblicazione della manifestazione di interesse, è possibile consultare la presentazione PPT (Manifestazione d'interesse - MdI) presentata il 12 novembre scorso durante la sessione informativa.

Ieri a Roma, Rosanna Quagliariello e Lorenzo Melozzi del CIHEAM Bari hanno preso parte all’anteprima della XXIII edizione del Premio Bandiera Verde Agricoltura, promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA).

L’incontro, ospitato in un contesto istituzionale di rilievo, ha registrato un’ampia partecipazione di pubblico e grande interesse per i temi affrontati. Il Premio Bandiera Verde Agricoltura celebra ogni anno aziende, enti, associazioni e personalità che si distinguono per l’impegno nella promozione dell’agricoltura, nello sviluppo rurale e nella valorizzazione del patrimonio ambientale e agroalimentare italiano.

Dopo l’intervento introduttivo del Presidente della CIA, Cristiano Fini, che ha sottolineato come «l’evento di oggi, dedicato alle tematiche palestinesi, rappresenti un momento di riflessione e di sensibilizzazione su una causa che non può e non deve essere dimenticata», ha preso la parola Lorenzo Melozzi. Nel suo intervento, dal titolo Le azioni di cooperazione in agricoltura nei territori palestinesi, Melozzi ha illustrato il ruolo del CIHEAM Bari e le principali attività del progetto Support Agri-food Coop Network in Palestine (SANET).

Il progetto SANET, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato dal CIHEAM Bari in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura palestinese, mira a «rafforzare il settore agricolo come strumento di resilienza, creazione di lavoro e sviluppo socio-economico in Palestina, con particolare attenzione all’inclusione di giovani e donne».
Il suo obiettivo specifico è «sostenere lo sviluppo di reti cooperative agroalimentari viabili e sostenibili, nell’ottica delle filiere», contribuendo così alla crescita di un sistema agricolo più efficiente, inclusivo e stabile.

La presenza del CIHEAM Bari all’anteprima del Premio Bandiera Verde ha rappresentato non solo una vetrina per le azioni internazionali dell’agricoltura italiana e mediterranea, ma anche un segnale concreto dell’impegno nella cooperazione agricola come motore di sviluppo e di resilienza.

Attraverso il progetto SANET, il CIHEAM Bari conferma come l’azione sul campo – anche in contesti complessi – possa trovare spazio e ascolto in sedi istituzionali di primo piano, contribuendo a richiamare l’attenzione pubblica e politica su territori fragili ma strategici per la stabilità e il progresso dell’area mediterranea.

The 3rd International Meeting of the Erasmus+ BestHONEY Project, dedicated to advancing hygiene, packaging, and production standards in the beekeeping sector, aligning with European Union requirements, was held from 21 to 23 October 2025 at CIHEAM Bari (Mediterranean Agronomic Institute of Bari) in Valenzano, Italy.

The event brought together scientists, technical experts, and institutional representatives from Türkiye, France, Spain, and Italy (Agrigento and Valenzano-Bari) within the Erasmus+ Professional Cooperation Partnerships framework.

International Cooperation and Knowledge Exchange

The BestHONEY Project represents a transnational effort to foster scientific collaboration, professional training, and innovation in apiculture, aiming to harmonize practices related to honey hygiene, processing, and packaging across Europe.

Project Partners
Science, Practice and Field Experience

The three-day programme combined technical sessions with hands-on fieldwork, encouraging active exchange between researchers and practitioners. In-office sessions featured scientific presentations delivered by Dr. Nuray Başer, Dr. Anna Vila Serena, Dr. Aude Cordin, Dr. Susanna Fornell Ferrer, Mr. Mehmet Yurt and other specialists, focusing on topics such as:

Field activities included visits to two apiaries in the Castellaneta Region (Grotta del Pellegrino), home to approximately 80 hives nestled among ancient olive groves. The group observed the influence of Mediterranean flora and climate on honey composition and bee behavior.

Further visits included a larval transfer laboratory and a honey packaging plant in Ginosa, where more than 16 varieties of regional honey are processed. These visits encouraged peer learning and comparative observation of how innovation and tradition intersect in modern apiculture.

Training, Sustainability and Innovation

The final day centered on bee protection strategies, colony management, and comparative analyses of Anatolian and Muğla bee species, underscoring the importance of genetic diversity and ecosystem balance in sustainable honey production.

The meeting concluded with a certificate ceremony led by Dr. Rosanna Quagliariello (CIHEAM Bari), who highlighted “the fruitful collaboration among partner countries and their shared commitment to sustainable, safe, and high-quality honey production”.

A European Partnership for the Future of Honey

Through its interdisciplinary and cross-border approach, the BestHONEY Project contributes to strengthening professional competencies in apiculture, fostering knowledge transfer, and aligning production standards with the European Union’s safety, hygiene, and quality framework.
All training materials, project outcomes, and multimedia resources will soon be available on the official website:
🔗 www.besthoneyeu.com

This project is co-funded by the European Commission under the Erasmus+ Programme and the Turkish National Agency for Education and Youth, reaffirming the shared European vision for innovation, environmental responsibility and the sustainable future of beekeeping.

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