Si è tenuta il 24 maggio al CIHEAM Bari la cerimonia di consegna dei diplomi di Master che ha visto protagonisti 9 studenti provenienti da altrettanti Paesi.
4 ragazze e 5 ragazzi hanno completato con successo il Master in Sustainable Agroecosystems and Resilience (SARe), presentando ad una giuria internazionale studi di grande rilevanza. Nel corso del loro intenso percorso di studio di 18 mesi, gli studenti hanno affrontato con dedizione e passione le sfide dell'agricoltura e dello sviluppo rurale, adottando una nuova visione basata sulla resilienza dei territori e sull'applicazione dei principi agroecologici. Il loro impegno si è concretizzato in progetti di ricerca significativi, realizzati nei rispettivi Paesi d'origine: Algeria, Egitto, Etiopia, Libano, Kenya, Malawi, Marocco, Serbia e Tunisia, toccando spesso comunità situate in aree remote, arricchendo il loro lavoro con esperienze sul campo e contribuendo a un profondo impatto sociale.
Il percorso formativo del Master SARe non si è limitato all'aspetto accademico. Come gli stessi studenti hanno affermato nel corso della cerimonia, l’inclusività e la multiculturalità del programma di studi del CIHEAM Bari, hanno fatto sì che si creasse un mosaico di culture e nazionalità; una comunità di persone in grado di apprezzare valori fondamentali come l'amicizia, la cooperazione, la tolleranza e la pace.
Il CIHEAM Bari, con il patrocinio di ANCI e in collaborazione con Slow Food Italia, Campagna Amica-Coldiretti, Resilient Local Food Supply Chains Alliance, ESTÁ e la Rete italiana politiche locali del cibo, è lieto di annunciare il lancio del corso di alta formazione per Manager delle politiche locali del cibo, dedicato al personale dei Comuni e delle Regioni italiani, inclusi dirigenti e funzionari.
Questo innovativo percorso formativo, che parte il 23 maggio p.v., mira a fornire competenze avanzate per disegnare, sviluppare e gestire politiche alimentari integrate, promuovendo la transizione alimentare nelle città italiane. Le tematiche trattate includono la governance e la gestione delle politiche locali del cibo, l’organizzazione di mercati dei contadini e filiere corte, la logistica, l’educazione alimentare, il procurement pubblico e le mense, la gestione delle filiere dello spreco alimentare e il contrasto alle povertà alimentari, con particolare attenzione alla coesione con lo spazio rurale.
Durante il corso, i 24 partecipanti avranno l’opportunità di apprendere da esperienze concrete promosse dalle organizzazioni coinvolte, attraverso lezioni teoriche e visite tecniche. Questo percorso formativo risponde alla necessità di contribuire alla transizione dei sistemi alimentari entro il 2030, in linea con l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite: Sconfiggere la fame. Con l'urbanizzazione mondiale prevista al 70% entro il 2050, le città avranno un ruolo cruciale nel garantire sicurezza alimentare e sostenibilità.
L'obiettivo principale del corso è potenziare le competenze del personale tecnico delle amministrazioni pubbliche, permettendo loro di disegnare, sviluppare e gestire politiche locali del cibo efficaci per la transizione alimentare. Il programma prevede lezioni frontali, esercitazioni pratiche, project work e visite tecniche, con un’offerta formativa adattata alle specifiche esigenze dei partecipanti. Materiale di studio e strumenti saranno disponibili tramite piattaforme digitali.
Dal 15 al 17 maggio 2024, l'Università di Bari ha ospitato la seconda conferenza del Food Law Academic Network (FLAN), un evento di rilievo internazionale che ha riunito esperti, studiosi e professionisti per discutere sul tema delle Questioni giuridiche per un sistema agroalimentare sostenibile. La conferenza, organizzata in collaborazione con il CIHEAM Bari, ha rappresentato un'importante occasione per esplorare le dinamiche politiche e legali che influenzano la sostenibilità delle filiere agroalimentari.
Il FLAN, istituito con l'obiettivo di promuovere il dibattito sulle questioni di diritto alimentare, ha scelto Bari come sede di questo secondo incontro annuale. L’evento si è svolto nell’ambito del progetto di ricerca PRIN 2022, intitolato Towards a sustainable agrifood system: legal tools for the development of European agrifood supply chain. La conferenza si è concentrata su diversi aspetti chiave, tra cui le dinamiche politiche e le relazioni tra gli attori delle filiere agroalimentari, le questioni ambientali e i cambiamenti climatici, i diritti dei lavoratori nella supply chain.
Durante i tre giorni di lavori, i partecipanti hanno affrontato numerose tematiche cruciali per il futuro del settore agroalimentare. La sessione di apertura ha avviato la discussione sulla definizione di un concetto giuridico di sostenibilità, alla luce delle direttive delineate dal documento Farm to Fork e del quadro normativo sulla sostenibilità nell'Unione Europea.
I partecipanti hanno analizzato questioni relative al sistema alimentare sostenibile, un concetto globale definito dalla Commissione UE. Sono stati identificati modelli giuridici, migliori pratiche e casi di studio che hanno evidenziato sfide e opportunità per una sostenibilità integrata nelle filiere agroalimentari. Inoltre, sono stati presentati schemi politici e giuridici volti a stabilire un paradigma di sostenibilità per questo settore di vitale importanza.
La sessione conclusiva, tenutasi al CIHEAM Bari il 17 maggio, ha visto la partecipazione di illustri relatori e rappresentanti di diverse istituzioni accademiche e governative che hanno sintetizzato i risultati della tre giorni di lavori, ponendo l'accento sulle prospettive future delle politiche e degli strumenti giuridici per una catena agroalimentare sostenibile.
Teodoro Miano, Segretario Generale del CIHEAM e Irene Canfora dell'Università di Bari hanno aperto la discussione, seguiti da Chiara Cattabriga del Servizio Legale della Commissione Europea, che ha offerto una panoramica sulle questioni giuridiche legate alla sostenibilità agroalimentare.
Vincenzo Lorusso, DG Research & Innovation della Commissione Europea, ha discusso del partenariato per la sicurezza alimentare e nutrizionale e per l’agricoltura sostenibile (FNSSA) nell'agenda di innovazione Africa-Europa. Damiano Petruzzella, CIHEAM Bari, ha presentato le politiche locali per la transizione alimentare nel Mediterraneo, mentre Mirta Alessandrini, Università di Wageningen, ha relazionato sugli strumenti di sostenibilità e governance per una catena agroalimentare sostenibile.
Giuseppe Recchia, Università di Bari, ha affrontato le questioni legate al lavoro e alla sostenibilità sociale nella filiera agroalimentare, e Mariagrazia Alabrese, Scuola Superiore di Sant’Anna, ha discusso degli argomenti ambientali nella produzione agroalimentare. Silvia Rolandi, Università di Wageningen e di Pisa, ha presentato un rapporto sulla perdita di cibo, gli sprechi alimentari e la sicurezza alimentare.
Questo evento ha segnato un passo importante verso una maggiore consapevolezza e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, con l'obiettivo di affrontare le sfide e cogliere le opportunità di un settore in continua evoluzione.
La seconda edizione della conferenza FLAN ha, così, confermato l'importanza di un approccio multidisciplinare e collaborativo per promuovere la sostenibilità nelle filiere agroalimentari, offrendo una piattaforma per il dialogo e lo scambio di idee che potrà influenzare positivamente le politiche future a livello nazionale, europeo e dell’Africa.
Si è appena concluso nella Codeway Plenary di Fiera Roma l’incontro dedicato all'innovazione nell'agribusiness e al suo ruolo chiave nello sviluppo sostenibile globale.
La conferenza ha concluso l’agenda di appuntamenti di Codeway Expo, la Fiera della Cooperazione allo Sviluppo, organizzata da Fiera Roma e Internationalia, con la partnership scientifica di The European House Ambrosetti. La manifestazione, che si conclude oggi, è realizzata con il supporto di Camera di Commercio di Roma e Regione Lazio, ha il patrocinio di MAECI, AICS e CNR ed è organizzata in collaborazione con UNOPS, ICE7ITA e EEN.
L’appuntamento di questa mattina ha esplorato come la cooperazione internazionale possa essere un motore per il progresso sostenibile nel settore agricolo, fondamentale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico delle comunità rurali.
La sessione, moderata da Massimo Zaurrini di Internationalia, ha visto la partecipazione di figure chiave nel campo dello sviluppo e della cooperazione internazionale, che hanno condiviso iniziative correnti e future che mirano a integrare sostenibilità e innovazione nell’agricoltura.
Tatiana Marzi dell'Agenzia ICE, che ha illustrato i progetti di Lab Innova nel settore agricolo e la collaborazione con Macfrut per promuovere l’innovazione. Frank Cinque, Direttore Generale della Fondazione E4Impact, che svolge le sue attività in 20 Paesi africani e supporta gli imprenditori nella creazione di posti di lavoro e nel fornire soluzioni alle sfide dei loro Paesi, ha presentato l’acceleratore per start up in Kenya lanciato nel 2018: uno strumento che offre alle startup keniote un'esperienza di accelerazione premium, orientata all'azione e ai risultati, con l'obiettivo di far crescere le loro imprese, facilitare gli investimenti e i collegamenti con i mercati regionali e internazionali, con particolare attenzione a quelli italiani.
“Sono 15 anni che come E4Impact formiamo imprenditori africani d’impatto e in tutto questo tempo un numero è rimasto costante: il 44% di questi imprenditori opera nel settore agro-alimentare - ha sottolineato Cinque. L’apertura al commercio internazionale, l’innovazione tecnologica e il conseguente sviluppo economico del continente non può che passare da questo comparto.”
Anche Giovanni Giustino di Ceia Spa e Biagio Di Terlizzi, Direttore aggiunto del CIHEAM Bari, hanno condiviso le loro esperienze e visioni su come le innovazioni tecnologiche e le partnership strategiche possono trasformare il settore agricolo, con un focus particolare sul progetto Josme in Giordania, iniziativa che mira a rafforzare l'innovazione sostenibile delle PMI.
“La capacità di stimolare sinergie tra i diversi attori dello sviluppo, dalle istituzioni alle comunità locali, costituisce il vero valore aggiunto della cooperazione internazionale. Lo osserviamo quotidianamente nel settore agricolo, dove la creazione di una filiera della conoscenza, che passi dai decisori politici fino al singolo agricoltore, apre la via verso miglioramenti tangibili nella sicurezza alimentare come nella crescita lavorativa ed imprenditoriale di un sistema sociale – ha evidenziato il Direttore aggiunto del CIHEAM Bari.
Nella Regione del Mediterraneo allargato, grazie al sostegno dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), stiamo portando avanti una serie di iniziative che cerca di riunire istituzioni, piccole e medie imprese e comunità intorno ad un unico obiettivo: sostenere l’innovazione imprenditoriale e la digitalizzazione nell’agribusiness per trainare una trasformazione economica e culturale del mondo del lavoro”.
L'evento ha evidenziato l'importanza delle sinergie tra diversi attori dello sviluppo - governi, settore privato, istituzioni internazionali e società civile - per creare un impatto trasformativo che vada oltre la mera produzione agricola, affrontando le sfide legate alla sicurezza alimentare, all'empowerment delle comunità locali e all'integrazione dei piccoli produttori nei mercati globali. La conferenza ha offerto a tutti gli stakeholder l’opportunità di riflettere sulle pratiche correnti, scambiare idee e costruire una roadmap per un futuro dove l'agricoltura non solo nutra ma anche prosperi in armonia con l'ambiente e le comunità.
AL VIA LE PROPOSTE PROGETTUALI RELATIVE AI PROGRAMMI PRESENTATI A VALERE SULL’AVVISO PROT. N.182458 DEL 22 APRILE 2022 “CONTRATTI DI FILIERA V BANDO”
Il CIHEAM Bari, nell’ambito del Programma di filiera “Vini di Qualità Sostenibile” – utilmente collocato in graduatoria a valere sulle risorse del V Avviso MASAF n. 0182458 del 22/04/2022 – ha dato avvio al progetto di ricerca “VQS - Vini di Qualità Sostenibile.
L’obiettivo generale è quello di migliorare sensibilmente le performance agro ecologiche del sistema produttivo vitivinicolo, rendendo protagonisti dei traguardi raggiunti i produttori stessi, che diventano anche capaci di comunicare al consumatore finale i valori di responsabilità sociale associati ai Vini di Qualità Sostenibile.
Le attività di ricerca coinvolgono tutte le fasi del ciclo di produzione e sono indissolubilmente legate in un approccio organico alle dimensioni ambientale, economica e sociale e inserite in un framework circolare che interconnette la fase Micro (azienda), la fase Meso (il sistema di produzione) e la fase Macro (il rapporto con i consumatori). Gli elementi centrali attorno ai quali sono organizzate le attività prevalenti del piano di ricerca sono: la definizione di un nuovo standard di sostenibilità, la sua misurazione e gestione lungo il percorso dal campo alla tavola e la sua valorizzazione.
L’ambizione del lavoro è quella di individuare e misurare livelli incrementali di benefici ambientali compatibili con impegni attuabili in campo e tecnicamente ed economicamente sostenibili. Inoltre, si tradurrà il dato tecnico in cifra distintiva, capace di trasferire al consumatore il contenuto di responsabilità sociale associato al nuovo standard e al prodotto: Vini di Qualità Sostenibile.
Il progetto è stato avviato il 2 gennaio 2024 con la predisposizione della proposta definitiva; a seguito della approvazione da parte del MASAF, si provvederà alla pubblicazione della stessa su questo sito.
Il progetto si concluderà entro giugno 2026. I risultati saranno pubblicati su questo sito e saranno disponibili gratuitamente.
Grant agreement ID: Progetto utilmente collocato in graduatoria, in fase di istruttoria per quanto concerne la versione definitiva.
Responsabile scientifico: Prof. Felice Adinolfi
Durata del progetto: dal 02 gennaio 2024 al 30 giugno 2026.
CIHEAM Bari, in collaboration with LUM University - Libera Università Mediterranea, School of Management - opens applications for the 2024-2025 International First Level Master in "Open Innovation & Youth Entrepreneurship in the Mediterranean Agrifood Sector". The Master, at its sixth edition, envisages the active involvement of national and international companies, including Adriani SpA, Planetek Italia, Putignano & Figli, Deloitte, Exprivia, Ehvolo, Fincons Group, Timac-Agro Italia. So far, it has trained more than sixty managers of innovation.
The previous edition confirmed the longtime technical partnership with MIP, the innovation network gathering 10 different Mediterranean countries, BUSINESSMED, the Union of 25 Mediterranean Confederations of Enterprises, UNIMED, the Mediterranean Universities Union – a network of Higher Education and Research Institutes that are active in promoting academic cooperation in the Euro-Mediterranean region and sub-Saharan Africa, the Middle East and the Western Balkans, ALMACUBE, spin-off of the University of Bologna specialised in open innovation, and LUM Strategy Innovation, working inpartnership with the spin-off of the University “Ca’ Foscari” of Venice, service company focused on strategic innovation.
The Master, totally held in English and open to candidates from all over the world, aims to train a new generation of innovation managers, enhancing the entrepreneurial culture and contributing to the design, development and implementation of innovative projects within enterprises and organizations (innovation managers). Moreover, it is aimed at launching new entrepreneurial initiatives (start-ups) and providing consulting services meant to promote knowledge transfer through the introduction of business innovation processes and methods (innovation brokers).
The Master will stretch over one academic year, from January 2025 to October 2025, and awards 60 credits.
Applications will be open online from 15 May to 31 July 2024, at the following link:
Candidates are required to have a B2 Level certificate of proficiency in English and at least a bachelor’s degree (3-years diploma) in any discipline.
Full and partial scholarships are available.
For further information, please refer to the Master’s webpage, section EDUCATION.
We are thrilled to announce the upcoming 2nd Stakeholder Forum and Annual Partnership Meeting of the international cooperation project "WATDEV - Climate Smart WATer Management and Sustainable DEVelopment for Food and Agriculture in East Africa". This Euro-African meeting will take place at the Italian headquarters of the International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies, CIHEAM Bari, on 13 and 14 May 2024.
Nearly 60 delegates, including project partners and stakeholders, are expected to attend the event. The WATDEV Stakeholder Forum brings together national and local public authorities, universities, research institutes and value chain extension services from Egypt, Ethiopia, Kenya and Sudan. They will take stock of relevant results achieved during the last year of the project and will contribute to steer the way forward by making recommendations for further action, facilitating dialogue with representatives of a wider range of actors, and helping to ensure that the project responds to the needs of local communities and countries.
CIHEAM Bari Director and AICS Cairo Office Director will welcome the participants and open the meeting. The project officer from the European Commission's DG INTPA will join the session remotely.
Following the selection of best agricultural practices for water, soil and crop management in the target areas in Nairobi last year, the WATDEV project partnership has organised a series of awareness-raising events and training sessions, engaging key stakeholders, collecting critical data and undertaking feasibility studies. At the same time, the modelling working group has refined the integration of different models to simulate future agronomic scenarios. CIHEAM Bari, as lead scientific and technical partner, and the Italian Agency for Development Cooperation (AICS), as project coordinator, have convened the Stakeholder Forum and the project partnership at this crucial stage to present the project’s mid-term results and to chart the future work course.
Alongside the Stakeholder Forum members, key representatives from various international organisations partnering with the WATDEV project will also attend the two-day event, including the Association for Strengthening Agricultural Research in Eastern and Central Africa (ASARECA), the Finnish Environment Institute (SYKE) the International Soil Reference and Information Centre (ISRIC), the Italian National Research Council (CNR-IPSP), Heliopolis University (HU), the Water Research Centre of Khartoum University (WRC), the Water and Land Resources Centre of Addis Ababa University (WRLC), and the Kenya Agricultural and Livestock Research Organisation (KALRO). These valuable partners play a vital role in advancing the project's objectives, leveraging their expert knowledge and networks to promote climate-smart water management and sustainable agricultural practices.
Funded by the EU (DG INTPA) DeSIRA programme, WATDEV aims to address and mitigate the problems caused by climate change in East Africa and Egypt by fostering research and innovation in water and soil management.
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