Nell’ambito della Settimana dell’Italia, l’Ambasciata d’Italia a Tirana, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Tirana, insieme al CIHEAM Bari, alla presenza del ministro dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Anila Denaj e dell’ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci, mobilitano il Sistema Italia a sostegno delle comunità rurali e costiere, per un accesso equo ed inclusivo alle risorse, con particolare attenzione alle donne e ai giovani.
Coltiviamo il futuro è il tema del meeting che si terrà il prossimo 7 giugno alle ore 10 nella Sala Antigonea 1 dell’Hotel Rogner di Tirana. Tra i partecipanti ci saranno i protagonisti della cooperazione Italia-Albania nel settore dell'agricoltura. Verranno discussi temi come il benessere, l'agroecologia e l'innovazione, che saranno al centro di una visione di sviluppo inclusivo e sostenibile.
L’evento ha l'obiettivo di esplorare e promuovere le iniziative del Governo italiano e della cooperazione allo sviluppo in Albania nei settori dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della sicurezza alimentare, evidenziando come queste stiano contribuendo a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. Questi risultati saranno presentati dagli attori chiave delle storie di successo italo-albanesi attraverso installazioni audiovisive, degustazioni e approfondimenti.
Nello specifico, Coltiviamo il futuro si propone di evidenziare il ruolo della Cooperazione Italiana e del Sistema Italia a favore dello sviluppo e del rafforzamento dei sistemi agricoli, agroalimentari e di controllo fitosanitario dell’Albania.
Inoltre, a latere dell’evento, vi sarà la cerimonia di chiusura del progetto SAFIAL - Rafforzamento istituzionale del Ministero dell'Agricoltura albanese (MARD) per la gestione della sicurezza alimentare, una buona pratica di cooperazione tra AICS Tirana, MARD e CIHEAM Bari, per il sostegno all’Albania nel suo percorso verso l’UE.
La collaborazione tra tutti gli attori del Sistema Italia ed i partner albanesi è fondamentale per migliorare l’impatto e l’efficacia a lungo termine delle iniziative. Lo sviluppo di sistemi agroalimentari sostenibili sostiene la resilienza delle comunità rurali e costiere, favorendo l’accesso equo e inclusivo alle risorse e ai servizi, specialmente per donne e giovani.
In questo contesto, il modello albanese risulta rilevante per la Regione dei Balcani occidentali, in cui si possono analizzare sfide e opportunità legate all'implementazione degli SDG relativi all’agricoltura e trasversali, attraverso il ruolo determinante del Sistema Italia nel sostenere il percorso di sviluppo del Paese verso l’obiettivo ambizioso, ma fondamentale, dell’integrazione europea.
Il CIHEAM Bari, nell’ambito del Programma di filiera “Trentingrana: Il sapore della qualità e della sostenibilità”, utilmente collocato in graduatoria a valere sulle risorse del V° Avviso MASAF n. 0182458 del 22/04/2022, ha dato avvio al progetto di ricerca “Trentingrana: il sapore della qualità e della sostenibilità”.
Le attività di ricerca a supporto del Contratto di Filiera “Trentingrana: il sapore della qualità e della sostenibilità” sono finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi ambientali, previsti dal reg. (UE) 2020/852:
a) “Contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici”:
Ottimizzare la resa di produzione a parità di qualità e diminuzione dell’inquinamento a parità di produzione e mitigazione dell’emissione di metano. L’intercettazione dei sottoprodotti della filiera e i processi a cui essi saranno sottoposti, avranno effetti positivi in termini di riduzione di emissioni di GHG (CH4) e di inquinamento grazie all’introduzione di nuove modalità di gestione delle fertilizzazioni, che prevedano una rimodulazione delle dosi e dei tempi in funzione della coltura e dello stadio di sviluppo vegetativo.
b) “Contributo sostanziale all’adattamento ai cambiamenti climatici”:
L’attività progettuale si esprime attraverso l’ottimizzazione della selezione genetica, secondo un duplice approccio: da un lato una selezione su base produttiva e genetica retrospettiva che individui soggetti in grado di mostrare maggiore resilienza ai cambiamenti climatici e dall’altro che siano capaci di trasmettere tali caratteristiche alla progenie. Il tutto con il fine di introdurre in filiera indici genetici di selezione relativi a tali caratteristiche. Inoltre, d’altro canto,la ricerca si focalizzerà sulla selezione di razze autoctone che meglio si adattino ai contesti climatici del territorio, valorizzando pertanto la genetica locale e le produzioni delle stesse.
c) “Contributo sostanziale all’uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine”:
L’uso dell’acqua in zootecnia è molto attenzionato, considerato l’impatto che si attribuisce a tali produzioni sull’ambiente. Il progetto contribuisce all’uso sostenibile delle acque attraverso una adeguata valutazione di razioni a diverso titolo azotato e composizione minerale per testarne i consumi di acqua. L’azione di ricerca si misurerà in consumi complessivi di acqua di bevanda negli allevamenti dotati di robot a mezzo di contalitri installati nelle stalle. Poiché lo stress termico determina un aumento dei consumi idrici al pari dell’adozione di razione più ricche di azoto, si intende misurare le temperature e l’umidità ambientali di stalla con appositi sensori utili a definire i valori di indice di stress termico. Le dotazioni sperimentali citate consentiranno di testare l’impatto di diete a diverso contenuto proteico sui consumi medi di acqua fornendo utili indicazioni per il potenziale risparmio di questa importante risorsa alimentare.
d) “Contributo sostanziale alla transizione verso un’economia circolare”:
La ricerca opererà per la valorizzazione degli scarti/sottoprodotti della filiera zootecnica, con una particolare attenzione alle acque reflue di allevamento, sviluppandone il loro potenziale come nuove biorisorse. Inoltre, materiali di scarto provenienti da altre filiere saranno valutati quali nuovi supplementi per l’alimentazione bovina in un’ottica di economia circolare.
e) “Contributo sostanziale alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento”:
L’intercettazione dei sottoprodotti della filiera e i processi a cui saranno sottoposti avranno effetti positivi in termini di riduzione di emissioni di GHG (CH4), di riduzione di inquinamento grazie all’introduzione di nuove modalità di gestione delle fertilizzazioni, che prevedano una rimodulazione delle dosi e dei tempi in funzione della coltura e dello stadio di sviluppo vegetativo. Inoltre, saranno utilizzate ed affinate equazioni atte alla predizione delle emissioni di metano a partire dal profilo acidico del latte.
f) “Contributo sostanziale alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi”:
La riduzione della biodiversità microbica nella produzione del Trentingrana all’interno del caseificio può avere un forte impatto sul processo produttivo e sulle caratteristiche organolettiche finali del prodotto. L’attività di studio e tutela dei ceppi batterici naturali caratterizzanti la biodiversità dei sieri Trentingrana permetterà la conservazione della biodiversità microbica dei siero-innesti, garantendo la qualità della produzione. La raccolta di dati sulla gestione dell’allevamento, della SAU e in particolare delle praterie, insieme a parametri di biodiversità tassonomica e funzionale dei suoli (servizi ecosistemici di supporto e regolazione) e della vegetazione, genereranno indicatori semplificati a livello aziendale. I risultati saranno trasposti su mappe georeferenziate (GIS), integrate con le variabili morfologiche (pendenza, altitudine), al fine di ottenere una mappatura aziendale che consideri anche indicatori di diversità e frammentazione del paesaggio (servizi ecosistemici di tipo culturale). Queste conoscenze verranno impiegate per proporre modelli per l’audit aziendale che integrino la valutazione degli impatti (LCA) con la fornitura di servizi ecosistemici.
Il progetto è stato avviato il 2 gennaio 2024 con la predisposizione della proposta definitiva. A seguito della approvazione da parte del MASAF, si provvederà alla pubblicazione della stessa su questo sito.
Il progetto si concluderà entro giugno 2026. I risultati saranno pubblicati su questo sito e saranno disponibili gratuitamente.
Grant agreement ID: Progetto utilmente collocato in graduatoria, in fase di istruttoria per quanto concerne la versione definitiva.
Responsabile scientifico: Prof. Pasquale De Palo
Responsabile operativo per il CIHEAM Bari: Dott. Vincenzo Verrastro
Durata del progetto: Dal 02 gennaio 2024 al 30 giugno 2026.
The application campaign for CIHEAM Bari Master’s Programmes AY 2024-2025 is now over for the following courses:
You can only apply for the Master in Open Innovation & Youth Entrepreneurship in the Mediterranean Agrifood Sector until 31 August 2024.
More info about programmes in the Education Section.
Il progetto STARTUP10 ha registrato uno straordinario successo con la sua recente call di selezione per startup del Mediterraneo e dell'Africa, chiusasi con ben 735 candidature. Provenienti da 22 incubatori situati in 10 diversi Paesi, le startup sono attive nei settori della green e blu economy, dimostrando un fervido interesse per l'innovazione e la cooperazione internazionale.
L'iniziativa, finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e implementata dal CIHEAM Bari, mira a favorire lo scambio di conoscenze e tecnologie tra giovani imprese emergenti delle Regioni coinvolte e il tessuto imprenditoriale italiano. I Paesi partecipanti al progetto sono: Albania, Bosnia e Herzegovina, Algeria, Egitto, Tunisia, Libano, Giordania, Kenya, Etiopia e Uganda.
Le candidature ricevute coprono una vasta gamma di settori, tra cui ICT, agricoltura di precisione, innovazione di prodotti, tecnologia applicata alla gestione dell’azienda agricola, energia sostenibile, gestione dei rifiuti, acquacoltura e pesca sostenibili, servizi alle imprese e agro-tech. Questa varietà dimostra la ricchezza e la diversità dell'ecosistema imprenditoriale mediterraneo e africano.
Le 140 startup selezionate parteciperanno al percorso di coaching volto a rafforzare il proprio business. Successivamente, avranno l'opportunità di interagire con imprese italiane attraverso un programma di Open Innovation, che prevede anche incontri in presenza in Italia. Questo scambio non solo faciliterà la condivisione di idee innovative, ma offrirà alle startup un accesso privilegiato a risorse, mentor e potenziali investitori italiani.
La risposta entusiasta a questa call evidenzia il grande fermento e il potenziale delle startup del Mediterraneo e dell'Africa. Il loro interesse a connettersi con il sistema Italia, inoltre, favorisce la creazione di “ponti” tra queste giovani imprese e le aziende italiane, promuovendo la crescita reciproca e lo sviluppo di soluzioni innovative con un impatto significativo anche a livello globale.
Le startup prescelte non solo beneficeranno del supporto e delle competenze delle imprese italiane, ma contribuiranno anche a rafforzare le relazioni economiche e culturali tra i Paesi coinvolti.
Le aziende italiane sono invitate ad iscriversi alla community per scoprire come partecipare a questa iniziativa, compilando il seguente Modulo di Adesione alla Community.
La creazione di un ecosistema di innovazione più integrato e collaborativo nel Mediterraneo e in Africa, con l'Italia al centro di questa rete dinamica e promettente, rappresenta un importante passo avanti per tutte le parti coinvolte.
Dal 29 maggio 2024 prendono il via le Giornate della Regione Puglia a Parigi, con una serie di eventi dedicati alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici pugliesi e alla presentazione delle opportunità dedicate al turismo sostenibile e rurale in Puglia, in occasione della Festa della Repubblica Italiana del 2 giugno.
Si tratta di attività organizzate dalla Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Parigi, in collaborazione con il CIHEAM Bari, sede italiana fondata nel 1962 dal CIHEAM (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes) e il Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia.
“Porteremo la Puglia a Parigi, in un contesto che ha espresso grande attenzione verso i prodotti di qualità della nostra agricoltura – ha ricordato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia – e dove i rappresentanti delle nostre aziende potranno incontrare ristoratori, importatori, giornalisti, esponenti della comunità diplomatica e funzionari internazionali che guardano alla Puglia come un’eccellenza autentica dell’Italia. Questa operazione di conoscenza e promozione ci vede insieme al CIHEAM Bari, antesignano nelle attività di tutela della Dieta Mediterranea e nella valorizzazione delle relazioni tra i popoli, condividendo i saperi per il miglioramento agronomico delle terre del Mediterraneo”.
“Questa iniziativa è il frutto di una efficiente intesa operativa tra il CIHEAM Bari e il dipartimento regionale dell’Agricoltura – ha sottolineato il Direttore del CIHEAM Bari –. La manifestazione rappresenta una grande opportunità per le aziende pugliesi, sottolineando l'importanza del sistema agricolo regionale che vanta prodotti molto apprezzati dai consumatori. È fondamentale partecipare e contribuire a livello istituzionale, supportando le nostre imprese con servizi che ne facilitino la presenza sui mercati esteri”.
In collaborazione con Unioncamere Puglia sono state selezionate, attraverso una manifestazione di interesse, dodici aziende pugliesi con l’obiettivo di portare all’attenzione della comunità diplomatica presente nella capitale francese le peculiarità dei prodotti di qualità dell’enogastronomia pugliese. Tra le attività previste, si segnala nello specifico, l’apertura ufficiale delle celebrazioni della Festa della Repubblica del 2 giugno nella giornata del 30 maggio al Salon du Parc dell’OCSE, con una degustazione guidata dei prodotti agroalimentari pugliesi alla presenza di oltre 350 invitati della Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Parigi.
Venerdì 31 maggio focus tecnico sull’esperienza pugliese, a partire dalle ore 12 negli spazi della Montepaschi Banque a Parigi, sulle relazioni tra turismo agroalimentare e sostenibilità, con un racconto dell’attività agrituristica in Puglia e delle prospettive dell’enoturismo, nuova tendenza del turismo esperienziale che può essere praticata in Puglia, dal Gargano al Salento, in maniera trasversale alle stagionalità.
Freshly launched, "3EFISHING" is a new Interreg project that will introduce hybrid propulsion in the fishing vessels of the Italian and Croatian fleets operating in the Adriatic sea, thereby implementing the European Green Deal, the pact to achieve climate neutrality by 2050.
The project is expected to last 30 months and involves three phases, based on the key factors of "3EFISHING": Engineering, Environment and Economy.
The opening event held online on April 18 was attended, among others, by Professor Luca Fontanesi, University of Bologna Rector's delegate for competitive research projects, Professor Alessandro Chiarucci, dean of the Department of Biological, Geological and Environmental Sciences at Unibo, and Professor Fausto Tinti, project manager of "3EFISHING."
"Fisheries and aquaculture are among the most relevant socio-economic activities in the coastal regions of the world playing a central role in the Blue Economy of the Adriatic region, particularly for Italy and Croatia", explained Fausto Tinti, professor of Zoology at the University of Bologna. "However, these sectors suffer from a low level of performance in terms of public-private collaboration, applied research and technology transfer.
"Despite many efforts made to propose smart solutions and improve digitization and networking through previous research programmes, the heart of the sector suffers from a lack of innovation and modernization of the fishing fleet. In this context, the transition to electric-powered vessels that can reduce fuel consumption, noise and emissions at sea are desirable to mitigate both the negative economic and social effects on artisanal fisheries and aquaculture, and to financially support the sector" - continued Professor Tinti. "With the 3EFISHING project we intend to test and demonstrate the feasibility of this transition under real operating conditions, so as to make it easier for vessels to transition to electric and more eco-friendly technologies, both from an engineering and financial point of view".
The project will rely on the collaboration of ten partners. The University of Bologna and the Split Institute of Oceanography will be involved in transferring innovation into the key areas of engineering and small-scale fisheries/aquaculture and will be working to develop low-carbon solutions with support also from the Croatian Ministry of Agriculture and the Italian Institute of Services for the Agricultural Food Market.
The project also involves the Marche Region's Agency for Innovation in Agribusiness and Fisheries, "Marche Agricoltura Pesca", CIHEAM Bari, and Zadar County, which will be responsible for involving stakeholders in the sector. Cromaris, Croatia's leading aquaculture company, will be operating in innovation processes and testing.
Finally, associated with the project for the part dedicated to the dissemination of collected information are the Emilia-Romagna Region and Cestha, the Experimental Center for the Protection of Habitats in Marina di Ravenna, which deals with conservation programmes for endangered species and the promotion of sustainable management of the sea and coasts.