Si è conclusa oggi al CIHEAM Bari la conferenza di alto livello sul rafforzamento della Strategia Fitosanitaria della Regione NENA (Nord Africa e Vicino Oriente), organizzata in stretta collaborazione con la FAO e NEPPO (Organizzazione per la Protezione delle Piante del Vicino Oriente).
L’evento, svoltosi il 12 e 13 maggio, ha riunito Ministri dell’Agricoltura, rappresentanti di donatori internazionali e regionali, istituzioni tecniche e stakeholder provenienti da tutta la Regione per affrontare una delle sfide più urgenti per il futuro dell’agricoltura: le malattie e i parassiti transfrontalieri delle piante (TPPD).
I lavori si sono concentrati sulla promozione della strategia regionale per affrontare le TPPD, delineata nella "Dichiarazione di Bari” del 2023, puntando sul rafforzamento delle capacità, sul miglioramento delle pratiche fitosanitarie e sulla cooperazione transnazionale. Tra i principali risultati attesi: l’ottenimento di impegni finanziari concreti, la creazione di una rete regionale di cooperazione tecnica e l’elaborazione di una tabella di marcia operativa condivisa.
I parassiti alieni rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza alimentare, il commercio e i mezzi di sussistenza. Si stima che ogni anno fino al 40% della produzione agricola mondiale vada persa a causa di parassiti e malattie delle piante, causando danni economici per oltre 220 miliardi di dollari all'anno.
Tali perdite sono particolarmente gravi nella Regione del Vicino Oriente e del Nord Africa, già vulnerabile agli impatti dei conflitti e della crisi climatica.
Il Nord-Ovest dell’Africa è attualmente colpito da un’invasione di cavallette del deserto provenienti dalla regione del Sahel. Un singolo sciame può coprire diverse centinaia di chilometri quadrati, e un singolo chilometro quadrato di sciame contiene fino a 80 milioni di adulti. Questi parassiti possono consumare in un giorno la stessa quantità di cibo di 35.000 persone.
La presenza di alto livello alla conferenza ha trasmesso un messaggio inequivocabile: la salute delle piante è essenziale per garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale, promuovere lo sviluppo sostenibile e rafforzare la resilienza sia nella Regione NENA, sia a livello globale.
Il direttore generale della FAO, QU Dongyu, ha sottolineato che «nessun Paese può affrontare queste sfide da solo», aggiungendo che «la solidarietà e la cooperazione regionale e globale sono essenziali, i partenariati sono fondamentali e i finanziamenti sono indispensabili». Ha inoltre evidenziato che la protezione delle piante «è basilare per preservare la biodiversità, che è importantissima per la diversità alimentare e per garantire il diritto al cibo per tutti», ribadendo che «il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale».
Nel suo intervento, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha evidenziato il valore strategico del CIHEAM Bari, che «rappresenta una visione strategica per la Puglia perché è multinazionale, consente il dialogo, ed è fondato sull'armonia, sulla pace e sull'approccio scientifico per le decisioni politiche, in questo caso in materia di agricoltura». Ha poi aggiunto: «Siamo felici di accogliere tutti in modo intelligente e razionale perché la collaborazione internazionale è fondamentale. La nostra è una terra di libertà ed accoglienza, che non distingue tra religioni e culture, ma è curiosa, felice ed orgogliosa di ospitare e conoscere le altre realtà. Questo Centro è il simbolo di quello che vorremmo essere come Puglia, cioè la casa dell'umanità, che consenta a tutti di sentirsi a proprio agio. Chiunque venga in Puglia, per qualsiasi ragione, è a casa sua». Emiliano ha inoltre ricordato l’esperienza della Regione Puglia nella gestione della Xylella fastidiosa: «Abbiamo accolto il Direttore Generale della FAO e abbiamo parlato di grandi pandemie fitopatologiche. L'esperienza della Regione Puglia è determinante per tutto il mondo: come nessuno, siamo riusciti ad organizzare un monitoraggio arboreo che permette di controllare milioni di piante, analizzando i campioni con le stesse tecniche con le quali esaminavamo i tamponi del Covid. Abbiamo una base dati di straordinaria importanza che siamo lieti di mettere a disposizione del CIHEAM Bari, così da estenderli come esperienza a tutti i Paesi del Mediterraneo».
Il direttore della sede italiana del CIHEAM, Maurizio Raeli, ha ricordato che «negli ultimi decenni, la crescente globalizzazione degli scambi commerciali e i cambiamenti climatici in atto hanno contribuito in maniera significativa all’introduzione e alla diffusione di organismi nocivi alieni o emergenti nei nostri territori». Citando l’esperienza della Xylella e altre emergenze fitosanitarie, Raeli ha sottolineato il ruolo strategico del CIHEAM Bari che, «da quasi quarant’anni, svolge un ruolo centrale nelle attività di formazione e rafforzamento delle capacità tecniche dei Paesi partner, in particolare della Regione NENA, grazie all’istituzione di un Master of Science dedicato alla Protezione delle Piante, avviato su iniziativa congiunta del nostro Centro, della FAO e dell’Università di Bari. Ad oggi, oltre mille esperti del settore sono stati formati presso il CIHEAM Bari, a conferma del ruolo strategico che la formazione continua riveste nella gestione delle emergenze fitosanitarie. La formazione e l’addestramento del personale -svolti sia in questa sede che all’estero- rappresentano un pilastro fondamentale di tutti i progetti di cooperazione tecnica nel settore fitosanitario, accanto al rafforzamento dei laboratori locali e al supporto nell’adeguamento normativo dei quadri legislativi nazionali». Ha infine ribadito che «la difesa delle piante non è solo una sfida tecnica, ma una responsabilità condivisa verso il nostro futuro».
Il CIHEAM Bari continuerà a essere un punto di riferimento per la cooperazione tecnico-scientifica nella regione NENA, promuovendo soluzioni sostenibili, rafforzando le capacità locali e facilitando il dialogo tra i Paesi del Mediterraneo.
L’impegno comune dei Paesi NENA e dei partner internazionali apre la strada a un futuro agricolo più resiliente, sicuro e sostenibile, in cui la salute delle piante è al centro delle politiche per la sicurezza alimentare e ambientale.
Durante la due giorni di lavori si è, anche, compiuta una visita tecnica nelle aree della Regione Puglia colpite dalla Xylella fastidiosa, con un sopralluogo sul campo tra gli oliveti della provincia di Brindisi. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti, agricoltori e rappresentanti delle istituzioni, finalizzata alla condivisione di osservazioni, esperienze e possibili strategie di gestione dell’emergenza fitosanitaria.