La Città di Tricase si prepara ad accogliere la prima edizione di TRICASE MED 2025, Mediterraneo: le rotte possibili, un evento di rilievo dedicato al dialogo e al confronto internazionale che il 28 e 29 novembre riunirà istituzioni, università, centri di ricerca, rappresentanti religiosi, diplomatici, economisti e protagonisti della cultura mediterranea.
Promossa da Comune di Tricase, Diocesi di Ugento–Santa Maria di Leuca, CIHEAM Bari, Centro per le Malattie Neurodegenerative dell’Università di Bari/Fondazione Panico, Università del Salento e Puglia Life Sciences Foundation, l’iniziativa nasce per ribadire il ruolo del Mediterraneo come crocevia di relazioni e responsabilità condivisa, un mare che non divide ma unisce popoli, storie e visioni.

Il programma si articola lungo cinque “rotte” tematiche.
L’apertura dei lavori il 28 alle ore 8.45 è affidata a monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, con un’introduzione della giornalista Marilù Lucrezio. Interverranno figure di rilievo nel dialogo interreligioso e nei diritti umani, tra cui Adnane Mokrani (Pontificia Università Gregoriana di Roma), Amedeo Spagnoletto (MEIS di Ferrara), monsignor Rafiq Nahra (Patriarcato di Gerusalemme dei latini), Maurizio Raeli (delegato Governo italiano al CIHEAM) ed Enzo Amendola (scrittore e deputato). Il tema centrale sarà l’ospitalità, la dignità e l’integrazione come pilastri della convivenza mediterranea.
Alle ore 14.15 si tiene la sessione guidata da Giancarlo Logroscino (Università degli Studi di Bari e Centro di Malattie Neurodegenerative), moderata dal giornalista Enzo Magistà. Il dibattito verterà sul ruolo di università e centri di ricerca, con gli interventi di Roberto Bellotti (rettore Università di Bari), Maria Antonietta Aiello (rettrice Università del Salento), Giuseppe Gigli (Università del Salento e CNR), Flavio Maria Roseto (Puglia Life Sciences Foundation) e rappresentanti dell’Università di Isra (Giordania). Verranno illustrate le esperienze innovative pugliesi in medicina di precisione, oncologia e neuroscienze, con una conclusione a cura del prof. Logroscino sul valore della ricerca.
La sessione delle 16.30 è coordinata da Karima Moual (giornalista) e Sergio Blasi (fondatore Istituto Diego Carpitella). Si discuterà dei linguaggi artistici e del patrimonio mediterraneo, con la partecipazione di Enza Pagliara (direttrice artistica “Festa Adriatico Balcanica”), Hanane Essaydi (Università Cadi Ayyad di Marrakech), Amira Ghenim (scrittrice) ed Emanuele Fiano (scrittore e politico). Il focus sarà sulle contaminazioni creative e sulla memoria come fondamento del dialogo interculturale. La giornata si chiuderà con il concerto della “Festa Adriatico Balcanica”.
Sabato 29, alle 8.45, inizia la sessione coordinata da Biagio Di Terlizzi (direttore CIHEAM Bari) e prof. Vito Peragine (prorettore Università di Bari), moderata da Giancarlo Loquenzi. Verranno affrontate le prospettive di sviluppo sostenibile con gli interventi di Giuseppe Rubino (Regione Puglia), Michele Crisostomo (Studio Legale CRCCD Milano), Giorgia D’Errico (Save the Children), Federica Cerulli Irelli (IFAD), concentrandosi su cooperazione transnazionale, agroalimentare, economia circolare e innovazione territoriale.
Alle 10.30 prende il via la sessione coordinata da Antonio De Donno (sindaco di Tricase), moderata da Giancarlo Loquenzi. Saranno presenti esponenti delle istituzioni italiane, europee e internazionali: Paolo De Castro (presidente Regione Puglia e Nomisma), Staffan de Mistura (diplomatico ONU), Pina Picierno (vicepresidente Parlamento Europeo), Gaetano Quagliariello (presidente Fondazione Magna Carta), Marco Rago (consigliere giuridico MAECI) e Federico Imperato (Università di Bari). Il dibattito si concentrerà su diplomazia multilivello, sicurezza, governance e nuove strategie di cooperazione mediterranea.
Le conclusioni saranno affidate a Mons. Vito Angiuli, Giancarlo Logroscino e Biagio Di Terlizzi, sottolineando il valore della corresponsabilità tra comunità e istituzioni, per una visione del Mediterraneo come spazio dinamico di scambio, innovazione e dialogo.