A Tunisi il primo mercato contadino, nuova frontiera della cooperazione agricola internazionale

22 May 2025

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, apre a Tunisi il primo mercato contadino della capitale, il "Marché de l’Agriculture Tunisien", grazie al progetto Mediterranean and African Markets Initiative (MAMi – Farmers Markets Project). Un’iniziativa che va oltre il commercio e diventa manifesto di una nuova economia possibile, fondata sulla sostenibilità, la dignità del lavoro agricolo e l’inclusione sociale.

Si tratta del quarto mercato aperto in meno di un anno dopo Alessandria d’Egitto, Nairobi e l’ultima apertura in Libano, nell’ambito del progetto sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, realizzato da Ciheam Bari, in collaborazione con la World Farmers Markets Coalition e la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti. L’Italia, con il suo modello di agricoltura contadina, torna a essere protagonista nel Mediterraneo e in Africa, accompagnando comunità e territori in un percorso concreto di crescita locale e sostenibile.

Ogni sabato, presso la sede dell’Unione Tunisina dell’Agricoltura e della Pesca (Utap), i cittadini tunisini potranno acquistare direttamente dai produttori alimenti freschi, locali, di stagione, frutto di pratiche agricole rispettose della terra e della biodiversità. Il mercato ospiterà circa 30 aziende agricole familiari, molte delle quali gestite da donne, che offriranno frutta e verdura, formaggi, miele, carne, pesce, pane tradizionale come il Mlawi e bevande artigianali.

Un risultato importante che risponde a una delle più grandi sfide globali indicate anche dalla FAO: la perdita di biodiversità, con 1 milione di specie a rischio di estinzione a causa delle attività umane. Promuovere economie locali del cibo significa garantire sicurezza alimentare, tutelare le risorse naturali e rafforzare i legami tra comunità.

E per celebrare la biodiversità, in Tunisia ci sarà un pezzo di made in Italy anche grazie alla presenza sui banchi di alcune eccellenze del nostro territorio come i legumi della Tuscia, il farro del Pungolo, le Nocciole dei Monti Cimini, la farina di farro, la Lenticchia d'Altamura IGP, la Birra al sedano bianco, i capperi al sale e l’olio extra vergine d'oliva - varietà rosciola.

In occasione dell’inaugurazione del mercato, l’Ambasciatore d’Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, ha dichiarato: “Nello spirito del Piano Mattei, la promozione in Tunisia di buone pratiche agricole, inclusa l’agricoltura biologica, è al cuore dell’azione della Cooperazione Italiana, che conta su una presenza storica in tutte le aree del Paese. Il sostegno agli imprenditori e alle produzioni locali è cruciale per assicurare uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle risorse naturali e per questa ragione l’iniziativa di oggi, finanziata con un contributo del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale al Ciheam Bari, è di importanza centrale.”

“L'apertura del mercato a Tunisi rappresenta un esempio concreto di cooperazione tra associazioni di agricoltori, resa possibile grazie alla sinergia tra la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti e l’UTAP, l’associazione tunisina degli agricoltori – sottolinea Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica e World Farmers Markets Coalition - È proprio questo uno degli obiettivi principali che ci siamo posti: costruire una comunità globale di produttori agricoli che incontrano direttamente i consumatori, dando vita a sistemi alimentari locali, sostenibili e trasparenti.”

Questa inaugurazione – spiega l’Unione Tunisina dell’Agricoltura e della Pesca (Utap) - segna un passo significativo verso la valorizzazione dell’agricoltura locale e la promozione di sistemi alimentari sostenibili. Un’opportunità concreta, soprattutto per le donne del mondo rurale tunisino, per accedere al mercato, valorizzare i propri prodotti e rafforzare la propria posizione nel settore agricolo.”

Dopo Egitto, Kenya e Libano – afferma Biagio Di Terlizzi, direttore aggiunto CIHEAM Bari - approdiamo oggi in Tunisia. Non è solo un’inaugurazione, ma un gesto che mette al centro la persona che produce con passione e quella che consuma con consapevolezza. Il mercato contadino non è un semplice punto vendita: è un presidio culturale, uno spazio di conoscenza e di futuro. È qui che la filiera corta si trasforma in un’opportunità concreta per lo sviluppo umano ed economico.”

L’esperienza italiana dei mercati contadini di Campagna Amica, con oltre 4.000 prodotti agroalimentari tradizionali tutelati, fa oggi scuola nel mondo. Ogni apertura non è solo un nuovo mercato, ma un nuovo tassello di comunità, dove la biodiversità diventa una scelta quotidiana.

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